Questa descrizione del cielo notturno di Parigi solcato dagli aerei da guerra è uno dei tanti motivi per leggere e rileggere la Recherche di Proust, che interrompo e riprendo, prolungando un piacere già noto.
“In quella Parigi, la cui bellezza, nel 1914, io avevo veduto attendere quasi inerme la minaccia del nemico che s’avvicinava, v’era di certo, come allora, l’antico immutato splendore d’una luna crudelmente, misteriosamente, serena, che riversava sui monumenti ancora intatti l’inutile bellezza della propria luce.”
Il tempo ritrovato, Einaudi 1978 (traduzione di Giorgio Caproni)
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