Il mare nostro, come il nome dato alla missione che doveva interrompere la tragedia dei naufragi, ed è durata solo un anno, continua a restituire cadaveri sulle spiagge della Calabria.
Bambini, donne e uomini, famiglie intere.
Li avevano avvistati, ma sembravano galleggiare.
E poi, tutti obbligati a stare ammassati sotto coperta, nemmeno si vedevano. Sì, certo, lo sapevamo che erano tanti.
Ma non hanno chiesto aiuto.
Era un’operazione di polizia.
Il mare era troppo mosso per le motovedette della Guardia di finanza.
Sono tornati indietro.
Pazienza, li aspetteremo a terra, così arrestiamo i cattivi scafisti.
E invece sono arrivati i cadaveri.
I cadaveri dei bambini, delle donne e degli uomini.
Non si mettono in pericolo i propri figli affrontando un viaggio così, ha detto il ministro.
Volevo dire, si giustifica poi, che dovevano aspettarci, saremmo andati a prenderli noi.
Ipocriti criminali.
Fate i decreti contro le ONG che impediscono proprio questo. Le obbligate a impiegare giornate di navigazione in più.
Ma questa non era una rotta battuta dalle ONG…
Appunto, non c’erano nemmeno loro a poter salvare quelle povere persone.
Lo dovevate fare voi.
Li avevate visti.
Sapevate che le condizioni del mare sarebbero peggiorate.
Potevate salvarli.
Dovevate salvarli.
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