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Felini e pennutelli sfigati

La gatta ha sulla coscienza due passerotti. E' la natura felina, è la nostra incapacità di nutrire il pennuto spennacchiato superstite che ha pensato bene di cadere dal cestino appeso all'albero – un nido costruito per metterlo al riparo dalla nostra belvetta a pelo lungo che lo avrebbe finito giocandoci a palla. Per precauzione comunque la felina è stato chiusa in casa.
Quando Sten ha trovato il cestino vuoto per un attimo ho sperato che la mamma se lo fosse ripreso, o che il pennutello avesse scelto le tenebre per spiccare il volo. Invece era per terra, al buio non riuscivamo a vederlo e il povero Sten inavvertitamente gli ha dato il colpo di grazia. C'è rimasto malissimo. Ci sta rimuginando anche adesso. Sento che ne sta parlando con Lula, sembra quasi volersi giustificare, ma lei ha incassato rapidamente il dispiacere, come ho fatto io, che non posso permettermi di soffrire anche per la dipartita di due volatili sfortunati. Anche se avrei voluto tentare anch'io l'impresa del nutrimento, visto che ero a fare yoga mentre loro tentavano inutilmente di far ingurgitare il pastone al passerotto. E' andata così.
In realtà Lula ha da pensare al suo Ciccio, il gatto di pelouche che dopo dodici anni gloriosi ieri ha perso un occhio che deve essere al più presto riappiccicato. Sì sì, Ciccio ancora resiste. Anche se durante il campo scuola l'ha lasciato a casa, per timore di perderlo. 
Felini battono pennuti due a zero.

Ops, non volevo sembrare crudele e insensibile. Ma è andata proprio così. 

 

Miao

La gatta fa progressi. Ha cambiato almeno tre volte luoghi dove acciambellarsi a dormire, ha mangiato da sola, è saltata sul mobile sotto la finestra, ha miagolato (non lo faceva più), ha ricominciato a leccarsi il pelo tentando di strapparsi il cerotto che ancora le copriva il punto dove avevano infilato l’ago per la flebo e che la fa zoppicare un po’. Il canino superiore ancora resiste, storto e deviato, ma credo che presto bisognerà toglierlo. Quella sciocchina si è pure avvicinata alla portafinestra del giardino, e sembrava armata delle peggiori intenzioni, però quando ha capito che sarei stata irremovibile si è data pace, e ha continuato a fare la brava convalescente.

SABATO E DOMENICA

Lula ha fatto il saggio di danza e subito dopo è partita con la sua amica del cuore.

Io e Sten siamo andati a vedere un bellissimo film, Il matrimonio di Tuia.

Stamattina abbiamo svuotato la cantina e portato enormi sacchi di roba che stava ammuffendo al punto di raccolta dell’Ama. (Sto proseguendo con il Feng shui eliminatorio, anche se con un po’ di sofferenza.)

Poi passeggiata e sniffata floreale al Roseto comunale, che non mi stanco di ripetere essere uno dei luoghi più magici di Roma.

Pranzo al ghetto, ma la trattoria dove volevamo festeggiare in leggero anticipo il nostro secondo anniversario di matrimonio aveva la saracinesca abbassata e un cartello con gli orari estivi dove era scritto: sabato e domenica tutti al mare. Abbiamo ripiegato su qualcosa di più turistico, ma con ottimi carciofi alla giudìa e pesce fresco. Dopo pranzo passeggiata e spupazzamenti dei nipotini mezzi inglesi di un’amica.

Tornati a casa, mentre Sten sistemava la siepe del giardino e chiamava la gatta che non si era ancora fatta vedere dalla prima uscita mattutina, si è accorto dall’enorme coda che sbucava da una macchina parcheggiata che lei era lì, proprio davanti a noi. L’ha tirata fuori e ha visto che era ferita alla bocca, spaventata, acciaccata… Camminava quatta quatta, non miagolava, dopo averla pulita un po’ le ho aperto la bocca e ho visto un canino andato per i fatti suoi. Vicino casa c’è il pronto soccorso per animali, abbiamo chiamato, spiegato la situazione e poi deciso di portarla. Adesso è lì, avrà fatto lastra, flebo e spero che domattina potremo avere buone notizie.

Lula è tornata tardi, rossa come un peperone per il sole preso al mare, e purtroppo le ho dovuto dire che la micia era a farsi curare. "Quando torna non la faccio più uscire!" Ha detto.

Si sarà presa un tale spavento che non metterà più il muso fuori di casa. E sarà un bene per gli uccellini che ultimamente cacciava dispiegando tutta la sua congenita felinità.

COMPLEGATTA

Oggi la micia di casa compie 5 anni. Così stamattina ha avuto una bel tocco abbondante di ricotta, che ama più di ogni altra cosa al mondo. Lula, quando la vede smaniare mentre io la provoco spalmando l’oggetto di desiderio sul pane dice che se dovesse scegliere tra ricotta e noi in pericolo di vita ci lascerebbe morire… E’ da vedere che attitudine al salvataggio abbia un felino domestico. Però nella considerazione di Lula c’è tutta la filosofia godereccia ed egoista degli adorati mici.

E però, quando la sera la gatta non aspetta altro che stendersi su di me a fare le fusa, m’illudo che anche lei sia follemente innamorata di me. Come io di lei.

E non provate a spostarmi da qui….


Come una funambola

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