PAROLE LIBERE TRA GLI ALBERI

Lula non aveva finito i compiti, ma la giornata era bella e le mie energie recuperate. Così, con il caldo di mezzogiorno abbiamo varcato l’ingresso di Villa Celimontana, incrociando subito la troup del TG3 regionale che aveva appena girato il servizio per l’edizione delle 19.30. Prima di uscire di casa avevo ritrovato i vasetti di colore per dipingere con le dita che usava Lula quando era piccola, ma durante il tragitto hanno trasudato dalla scatola ai suoi pantaloni…

Poco male, appena arrivati davanti al palazzo della Società Geografica, abbiamo deposto i barattoli nello spazio dedicato agli impiastricciamenti dei bambini, e anche quei colori si sono liberati.

Ho conosciuto le meravigliose fanciulle che hanno organizzato la giornata, Sabrina/Riccio, Chiara/Melampira, Stella/Cyberalice e il resto del gruppo, ma subito io e Lula, mentre Sten faceva qualche foto, ci siamo messe a scrivere, pescando binomi fantastici, incollando ritagli di giornale, proseguendo ipostesi. La mamma di Stella aveva preparato quella che a Roma si definirebbe ‘na cofana di insalata di riso, e abbiamo potuto rifocillarci senza lasciare la postazione.

Poi sono arrivati i nostri amici, e le bambine si sono divise tra il gioco delle lettere e gli scorazzamenti sugli alberi e per i prati. Hanno pescato la A, la R e la O, e sono uscite fuori delle frasi/storielle surreali, bellissime.

Ogni tanto incontravamo qualcuno che era lì per godersi la giornata, o per festeggiare un compleanno, e poi veniva catturato dal filo per i panni attaccato agli alberi, dove via via venivano esposte le PAROLE liberate, scritte o incollate, dalle scatole dove altre parole aspettavano di essere prese per suggerire una storia, dai disegni colorati dei bambini.

Insomma, è stata proprio una bella giornata, e la sera quando Sten mi ha chiamato “corri, c’è il servizio sulle Scritture di Strada sul tg3!” ci siamo messi tutti e tre davanti alla televisione, contenti di esserci stati anche noi.