Ieri è arrivato il freddo e con il freddo si è abbassata anche la temperatura del mio umore. Pessimo. Esattamente cinque anni fa a quest’ora ero sotto i ferri, mi sarei risvegliata con uno spicchio di tetta di meno perché il bozzetto sospetto che vi si era annidato risultò essere un tumore maligno, altro modo un po’ meno brutale di dire cancro.
C’ho messo un po’ di tempo a realizzare cosa significasse esattamente, a fare i conti con una malattia mortale, il "male" per eccellenza, che mi covava dentro. Avevo già visto una persona cara uscirne bene. Anch’io ne sarei uscita bene, dopo bombardamenti di chemioterapia, radioterapia, ormoni.
Ma non sei più la persona che eri prima. Cambia la prospettiva delle cose, diventi intollerante nei confronti delle cazzate per cui normalmente si affliggono gli altri e sviluppi una certa dose di sano egoismo, meglio dire "cura di sé", concentrazione sul tuo benessere, sul tuo corpo che deve guarire, la tua anima che deve rafforzarsi per non crollare.
mi ci sono trovata, dall’altra parte, a vedere cambiare una persona che ha visto quanto effimera è la vita e quanto poco basta a farti capire che la perdi tra le dita come sabbia finissima…ma non è male nutrire un sano egoismo, non è male…