Ieri, 9 novembre, ho superato un altro traguardo. Tredici, dico tredici, anni da quando mi sono risvegliata dopo l’intervento chirurgico senza un quarto di seno, e con la notizia che mi era stato tolto non un innocuo nodulo ma un cancro. Ho fatto gli auguri al dottor Zeta, visto che era anche il suo compleanno, e gli ho anticipato che sarò indisciplinata riguardo al farmaco che mi ha prescritto qualche giorno fa, quando sono andata ad aggiornare la cartella clinica con gli ultimi esami di controllo.
Dopo avermi confermato che devo proseguire la terapia ormonale, più o meno ad oltranza, a meno che non voglia – ma non lo voglio – consultare altri oncologi, mi ha prescritto un farmaco contro l’osteoporosi – che ancora non ho, ma che potrei avere con altissima probabilità. Ho subito sbuffato e chiesto degli effetti collaterali. Lui si è un po’ arrabbiato: “Possibile che voi pazienti pensiate sempre alle controindicazioni dei farmaci, invece che alle indicazioni?” Allora lì per lì ho ceduto. Però ci sto rimuginando da qualche giorno, e ho deciso che questa volta disubbidirò, perché danza, equiseto e mandorle mi aiuteranno a non far progredire l’osteopenia provocata da farmaci e menopausa indotta. Gli proporrò di contrattare ancora un anno, poi alla prossima MOC ne riparleremo.
Alle mie ossette voglio continuare a pensarci come dico io, visto che anche il colesterolo provocato dal Femara l’ho domato con un buon fitoterapico a base di lievito rosso.
So già che lui sarà comprensivo, ormai mi conosce, e sa che quando si tratta di fare il gioco duro non mi sottraggo. In questo caso però è giusto che mi lasci ampia libertà di scelta per i problemi collaterali che in tutti questi anni ho sempre risolto in modo “alternativo”.
E allora danzare, danzare… Lunedì con la mia bravissima insegnante inizieremo a fare improvvisazione, per arrivare a inventare delle brevi coreografie e, soprattutto, per acquistare maggior consapevolezza del lavoro che si fa sul corpo, nello spazio, con il ritmo e la musica.
Le mie ossa ringraziano, e io, da ogni cellula del corpo, mi sento già più felice.
E secondo me fai bene, io ti vedo già, libera nella danza che ti rende felice e che fa bene alle tue ossa…
Vedi bene 🙂
Fai bene!!! Io subito dopo la chemio ho avuto osteopenia e da aprile prendo femara che mi riempie di problemi ad ossa ed articolazioni. A febbraio farò la moc a distanza di un anno dalla chemio…Puoi dirmi dei tuoi rimedi? Sono tanto interessata…Grazie da Elsa.
Ciao Elsa, i miei rimedi sono quelli di cui parlo nel post: danza, tintura madre di equiseto e mandorle. E il dottor Zeta mi aveva già prescritto vitamina D (D Base).
Ma si, io generalmente sono più tradizionalista nei trattamenti, lo sai. Ma che palle però certi effetti collaterali. Infatti ora riabbasso il cortisone e riprovo a eliminarlo per u po’: lo odio! Bacio. (Certo, poi noi siamo donnine sagge, se c’è bisogno, si fa quel che si deve, vero?)
E lo capisco, mia cara Wide, che odi il cortisone. Ma siamo sagge, molto sagge, e facciamo sempre quel che si deve. 😉
Che palle sti effetti collaterali, ma tu danza e inebriati di libertà danzante con ritmo e musica, credo anch’io che faccia molto bene sia alle ossicine che allo spirito.
Però con la prossima moc se c’è bisogno, ma non credo, ascolta Mr Zeta.
Urca dovrei farla anch’io la moc è da qualche anno che non la prendo in considerazione, ero al limite.
4p
Eh, eh Pat, dai, vai a fartela ‘sta Moc, ma t’immagino con le ossa belle dure. baci
con questo post mi hai fatto tornare in mente papa’. Altra patologia, altri problemi, stessa reazione: … per ora non se ne parla, poi si vedra’…. e la cosa si e’ ripetuta per molto tempo.. e ha avuto ragione lui. Ti appoggio, su tutti i fronti
Grazie dell’appoggio Rita!
Ho scoperto da poco il tuo blog e – dopo aver letto un bel po’ di post – mi sento più forte. L’idea della danza mi affascina.
Un anno fa ho scoperto di avere un cancro al polmone (e altre complicazioni) e sono caduta (anzi, sprofondata) dalle nuvole… Non ho mai fumato in vita mia, chissà?!? Tanta paura, dolore immenso, iniziale reticenza a parlarne anche sul mio blog (categoria: La mia nuova avventura, senza mai riuscire a nominarlo), ma ora riuscirò a trovare “le parole per dirlo”… anche grazie a te.
Ciao, tornerò spesso a trovarti 🙂
Cristina
Benvenuta Cristina, sono davvero felice se leggere il mio blog ti aiuterà in qualche modo. Sono andata a curiosare il tuo, e tornerò. A presto e in bocca al lupo
Ciao Giorgia,
ho appaena scoperto il tuo blog grazie al suggerimento di una tua amica.
Mi ha fatto molto piacere leggere che pure tu hai la passione, pensa che prima dell’intervento ho chiesto al chirurgo di fare attenzione ai miei muscoli perchè non avrei sopportato l’idea di non poter riprendere a ballare! Ora muovo ancora male il braccio (sono stata operata circa un mese fa) ma sto già pensando di riprendere, chemio permettendo.
A presto
Nadia
Ciao Nadia, benvenuta! Per il braccio ci vuole un po’ di tempo, fai sempre esercizi – a me ha aiutato moltissimo fare yoga – e ricordati di non caricarlo con i pesi. E naturalmente riprendi a ballare il prima possibile 🙂
Ciao nadia piano piano starai meglio anchio ho avuto due tumori al seno destro con metastasi ai linfonodi ho fatto una mastectomia radicale .sei cicli di chemio e adesso a quattro mesi dopo l intervento dovro fare due mesi di radio pero sono sincera pensavo peggio forse perche ho avuto molta pazienza e forsa interiore comunque bisogna prendere tutto con calma cosi si puo affrontare tutto meglio