In questa settimana che sta per finire ho conosciuto lo scrittore umorista americano David Sedaris, a Roma con il suo compagno Hugh per il Festival delle letterature e per presentare il suo ultimo libro Bestiole e Bestiacce. Io e Sten siamo stati invitati a cena con loro dal responsabile di Strade blu Narrativa straniera, che sarebbe il mio amico Edo l’editor mondadoriano che ho conosciuto per avergli sottoposto la prima versione di Come una funambola e che tempo fa mi aveva regalato praticamente tutti i libri del suo autore prediletto. Siamo stati molto bene, ci siamo divertiti, e il vino mi ha aiutato nello sforzo di esprimermi decentemente e comprendere almeno tre quarti della brillante conversazione animata da David – che avevo di fronte – o di rispondere sensatamente alle domande di Hugh – che avevo accanto – e ridevo anche quando non avevo capito una cippa di quello che stavano dicendo…
[La sera dopo, a Massenzio, Lucia Poli ha letto una delle storie del libro Bestiole e bestiacce e David questo testo spassosissimo preparato per l’occasione]
Ogni sera parlavo con le persone per ore, facendo qualsiasi domanda mi venisse in mente. Il trucco, ovviamente, è abbinare la domanda giusta alla persona giusta. Per esempio questa ragazza che ho conosciuto a Boston qualche anno fa. Stavo autografando libri da quasi sei ore, e quando infine si è avvicinata al tavolo lei, di colpo mi è venuto il vuoto in testa. «Quando… uhm… Quand’è stata l’ultima volta che hai toccato una scimmia?» le ho chiesto.
Mi aspettavo una risposta tipo “Mai toccata”, oppure “Anni fa”. Lei invece ha fatto un balzo indietro e mi ha detto: «Oddio, si sente l’odore?».
Ah, David Sedaris è spiritosissimo anche nel fare le dediche…
Senti, ma a te allla fine ha regalato il preservtivo, l’ antidolorifico o la bustina di shampoo? No, tanto per sapere.
Niente, solo dediche assurde 😉