Mi ricordo che nel 1982, il giorno dopo la strage dei campi profughi palestinesi di Sabra e Schatila la prof. di lettere ci diede da fare una ricerca sulla nascita dello Stato d’Israele e l’inizio della tragedia palestinese.
Quanto tempo è passato? Ci chiedevamo poco fa con una vecchia amica che non vedevo praticamente da quegli anni, quando si andava a manifestare per il diritto del popolo palestinese ad avere uno Stato. Ventisei anni, e niente è cambiato, se non in peggio. Con quanta carica di odio potranno crescere i bambini sopravvissuti al massacro? Poco fa è stata bombardata una scuola del’Onu piena di rifugiati e non si contano più le strutture civili e umanitarie colpite.
Per questo riporto qui l’appello firmato da Arci, Acli e Legambiente da far circolare e firmare inviando una mail a bolini@arci.it
NON SI PUO’ RIMANERE A GUARDARE
C’è un modo per evitare il massacro di civili
C’è un modo per salvare il popolo palestinese
C’è un modo per garantire la sicurezza di Israele e del suo popolo
C’è un modo per dare una possibilità alla pace in Medio Oriente
C’è un modo per non arrendersi alla legge del più forte
e affermare il diritto internazionale:
CESSATE IL FUOCO IN TUTTA L’AREA
RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE ISRAELIANE
FINE DELL’ASSEDIO DI GAZA
PROTEZIONE UMANITARIA INTERNAZIONALE
Facciamo appello a chi ha responsabilità politiche e a chi sente il dovere civile perché sia rotto il silenzio e si agisca
Le Nazioni Unite e l’Unione Europea escano dall’immobilismo e si attivino
per imporre il pieno rispetto del diritto internazionale
L’Italia democratica faccia la sua parte.
Le nostre organizzazioni si impegnano, insieme a chi lo vorrà,
per raccogliere e dare voce alla coscienza civile del nostro paese.
ACLI, ARCI, LEGAMBIENTE
Nulla da aggiungere a questo tuo scritto sacrosanto.
Fatto, mandato la mail. Condivido in toto il tuo post. Milva
Non li possiamo fare smettere noi. Non funziona così la testa della gente. Culture maschiliste, integraliste, entrambe. Una volta, prima di conoscerli direttamente, ci speravo anch’io. Ma invece debbono maturare loro, la democrazia, come la pace, non si esporta, non si regala, non si impone. Peccato, vero?
Capsicum, non li possiamo far smettere noi, ma almeno vogliamo dire che vorremmo farlo? E i bambini che colpe hanno? Hai letto l’articolo di sofri oggi su Repubblica? Anche se hamas si fa scudo di civili e bambini questo non autorizza israele a massacrarli, no? Fare pressione per questo dovrebbe essere un dovere per tutti. Almeno ancora la penso così. Baci
Gli appelli non servono a niente. Hamas e il governo israeliano debbono regolare la questione tra loro, ed è ciò che faranno. Certo, sarebbe auspicabile maggiore lucidità da parte di entrambi. Ma per una lunga serie di ragioni, è difficile essere ottimisti.