SABBIE MOBILI

Dovrei scrivere la terza parte della storia dei bambini in fuga. Li ho abbandonati a Termini e ce l’ho lasciati, povere creature. Mi sono sforzata di ricordare com’è il percorso dalla Linea A alla Linea B, e mi sono resa conto che non prendo la linea B da anni. Allora ho chiamato mia suocera che, come la nonna di Martina nel racconto, l’estate frequenta uno stabilimento di Ostia che raggiunge in metropolitana. Le ho spiegato il problema e lei prima di tutto mi ha chiesto quanti anni avrebbero i bambini. “Dieci”, ho detto io. “Ah, beh, allora ce la possono fare”, ha detto lei. Ci sono due rampe di sabbie mobili (“oh, scusa, volevo dire…” “scale mobili?” “sì, sì, scale mobili”) e due corridoi. Ce la possono fare. Se non restano impantanati nelle sabbie mobili…

7 Risposte to “SABBIE MOBILI”


  1. 1 utente anonimo 23 novembre 2006 alle 08:55

    Io quegli aggeggi maledetti li odio!! Martedì ci stavo cadendo per 2 volte (ma su due scale differenti)!! Sono falsi come Giuda i gradini che ti si formano d’improvviso… brrr…. si si … Sabbie mobili decisamente è il termine corretto!

    OrsALè

  2. 2 mrka 23 novembre 2006 alle 12:08

    anche le pedane mobili non sono splendide. carrelli ripieni di neonati che partono in discesa, colpendo vecchiette… visto da poco al temibile centro commerciale.
    ( baci!)

  3. 3 giorgi 23 novembre 2006 alle 14:29

    Orsa: sì, effettivamente è stato un lapsus quello della suocerina
    Marika: ti hanno fischiato le orecchie stamattina? C’è Danilo in trasferta romana e ci siamo presi un caffè insieme. La pedana mobile mi sembra inquietante…
    bacio a te

  4. 4 Effe 23 novembre 2006 alle 15:54

    purché alla stazione termini qualcuno, nel frattempo, li abbia rifocillati

  5. 5 alice121 23 novembre 2006 alle 17:03

    io pure sono un’esperta di metro che portano al mare. Però ragazzini sui dieci anni che fanno quel tragitto sono solo Rhom. Non devono chiedere indicazioni a nessuno, secondo me.

  6. 6 mrka 23 novembre 2006 alle 19:07

    ah, ecco spiegato il ronzìo ;P
    beato danilo, sempre a zonzo.

  7. 7 giorgi 23 novembre 2006 alle 20:07

    Effe: il digiuno fortifica. o forse avevano ancora un po’ di biscotti abriciolati nelle tasche. Giuro che per domenica li faccio arrivare a Ostia.
    Alice: eh, lo so, lo so. ci stavo pensando a un incontro con un/a bambinoa rom.
    Marika: e prima era andato in beauty farm in Toscana…


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